lunedì 14 gennaio 2019

Battisti (Cesare, non Lucio)



Lo hanno catturato. Per la terza o quarta o quinta volta, ma conta l'ultima, come con gli amori, no?. Cesare Battisti, affiliato alla sedicente PAC (che non è il Piano Accumulo Capitale che ci propongono invadenti family bankers a caccia dei nostri soldi) ovvero i Proletari Armati per il Comunismo.

Pro-le-ta-ri Ar-ma-ti per il Co-mu-nis-mo...Ridicolmente risibile, evoca quelle strane organizzazioni che si trovano nei fumetti o nei film di 007, così assurde, improbabili e inverosimili da riuscire a catturare il lettore/spettatore. Purtroppo, però, questa sigla non fa ridere, perché ha seminato sangue, come tante altre, negli anni 70 (o post '68, se preferite).

Vorrei ricollegarmi a quanto scritto nei giorni scorsi a proposito di gilet gialli (qui). Questi PAC, erano dei rivoluzionari ribelli, scagliati giustamente contro il potere e che quindi Emmanuel Goldstein rispetta, oppure dei sanguinari esaltati sociopatici da isolare per sempre dal resto del genere umano?

Evito giri di parole: questi e tanti altri erano solo degli invasati con una pistola fra le mani, dei fondamentalisti gratuitamente violenti, dei bigotti seguaci di filosofie distorte ad arte da capi e sobillatori.

Potremmo declassarli a dei poveri inutili urlatori imbecilli se non fosse che hanno ucciso tanta gente e seminato terrore per decenni nel nostro Paese.

Questo Battisti è uno di loro. A lui possiamo anche addebitare, come anche ad altri, l'ulteriore onta della fellonia e della vigliaccheria. Scappare e correre sotto le sottane di qualche "potente" per farsi proteggere, per mantenere la libertà che in qualche modo aveva negato e avrebbe continuato a negare se non fosse stato pizzicato.

Mare, passeggiate, presentazioni di libri, Francia, Messico, Brasile... lo si è visto ovunque, ostentando la protezione che qualcuno gli stava concedendo, pulendosi le scarpe sporche del suo stesso fango (apprezzerete la momentanea benevola educazione che vi regalo) sulle giacchette e sulle gonne di "intellettuali" che lo sostenevano, che sostenevano un assassino, un pluriomicida (e che oggi cercano di prendere le distanze).

Questi "PAC" (e tutti gli altri), diversamente dai gilet gialli che chiedono espressamente le dimissioni di Macron, non puntavano dritto al cuore del potere, non usavano maniere forti contro chi davvero comandava. No. sparavano, rapinavano gente comune, poliziotti e magari anche qualche proletario che si trovava a passeggiare nella strada sbagliata nel momento sbagliato.

La sintesi della merda che erano queste persone, pilotate, prezzolate, ottusamente messe in fila dietro a ideologie cancrenose (rosse e nere, giusto per precisare) ce la dà la domanda che il figlio di una delle vittime di Battisti ha chiesto di porgli: ma se aveste vinto e sovvertito lo Stato, poi, che avreste fatto?

Welcome home Cesare, bentornato in Italia: spero che buttino via la chiave, la tua memoria e le ceneri quando sarai bruciato dopo essere marcito in carcere senza più vedere la luce.

Nessun commento:

Posta un commento